venerdì 28 maggio 2010

Fuori di me

Conoscere è per me pazienza
radicale obbedienza.
Questo mi è stato dato
e, in parte, ho costruito.

Ohhh! se fosse possibile librarsi
e nel volo del corpo intuire
la salvezza sperata.

Invece annuso la notte
ovunque
incurante del vento
avido di piacere.
E nel silenzio perlustro
come una bestia estrema caccio.
E cerco nel freddo,
come se tutto fosse
concluso
nel giro delle ossa e della carne.

Accetto sovrapposizioni
in dissolvenze.
Nell'incertezza annaspo
e mi dispero
e altro non so
se non snodare
o puro racontarne la necessità
e dibattermi intorno per scambiare
la conoscenza con la propria coda.

...Ancora niente è perduto...

Leggo la perfezione nella neve.

martedì 18 maggio 2010

Non prevista

Sei segno
di sogno Paradiso
nei miei quasi-pensieri
persa-immersa
vera
intangibile carezza.

urlo vuoto al quadrato
atroce smembramento
tranquilla strage
scempio...in me.

Sangue all'aria
dolce e schifosa
chimica da vermi.

Linguaggio, codice
MESSAGGIO:
Aspetta...ascolta
ascolta...aspetta...

Le nuove parole che cerco
non lasciano scampo.
Anche la rima s'inchina.

Capisci? agisci.